Lettera dei comitati provinciali al comitato regionale

19.12.2011 12:24

 

LA LETTERA DEI PRESIDENTI PROVINCIALI AL CONSIGLIO REGIONALE

Signor presidente, signori consiglieri,

con la lettura della presente i presidenti dei Comitati provinciali del Comitato Alpi Centrali desiderano lanciare un messaggio forte a tutti voi, con la premessa che il nostro intento è, da sempre, quello di cercare di unire e non di dividere, di aggregare e non di disfare.

 

 

 

In questi mesi il Consiglio regionale è rimasto sostanzialmente immobile, bloccato da pregiudizi ridicoli e da un’unità che esiste solo sulla carta, ma che di fatto non c’è.

 

Rivolgiamo a voi, e alla passione che vi anima e ci unisce, un accorato appello affinché affrontiamo, insieme, in modo franco e obiettivo, la difficile situazione nella quale il omitato si sta dibattendo.

 

Tra qualche mese - se il ricorso del sig. Morzenti dovesse essere respinto, o al più tardi nel 2014 si andrà a votare. Come pensiamo di riuscire a far eleggere il numero di consiglieri che ci spetteranno se non ritroviamo rapidamente l’unità di intenti necessaria?

 

In occasione dell’ultima elezione Federale e, a seguire, di quella Regionale, hanno prevalso dissidi, dissapori e contrapposizioni striscianti se non addirittura carbonare che, nel prosieguo, hanno preso il sopravvento su tutto e hanno portato alla situazione stagnante e di diffidenza che stiamo vivendo.

 

E’ arrivato il momento di far emergere in modo chiaro e di chiarire le perplessità, i dubbi, le remore e le eventuali contestazioni che percepiamo ma che non conosciamo.

 

E’ arrivato il momento di tornare a far prevalere i motivi per i quali noi, ma soprattutto voi, ci troviamo qui riuniti: lo Sport e la passione che mettiamo nel cercare di gestirlo nel modo migliore.

 

Ecco perché, alla fine, considerato che i tanti appelli verbali che vi abbiamo rivolto non sono serviti a reindirizzare gli atteggiamenti e a rasserenare l’ambiente, ci siamo deciso a redigere questa lettera.

 

Signori Consiglieri, l’Organo del quale fate parte e la sua Presidente sono stati regolarmente eletti nel 2010 e altrettanto regolarmente sono in carica.

 

Se riconoscete una complessiva sfiducia nell’attuale conduzione e avete individuato le motivazioni e le figure alle quali ascrivere tale clima, traetene le conclusioni chiedendo esplicitamente che questi rappresentanti si facciano da parte ovvero date voi le dimissioni in modo da consentire, in qualsiasi caso, di andare tempestivamente a nuove elezioni.

 

Crediamo che le circostanze richiedano, come vi stiamo chiedendo, decisione e trasparenza per intraprendere scelte coraggiose.

 

Attorno a noi vediamo Comitati che sanno ben rappresentare le loro istanze e che sanno essere uniti almeno nei momenti decisionali.

 

Vi richiamiamo ad un forte spirito di squadra e di appartenenza per poter conseguire con forza ed ostinazione i risultati che il Comitato si merita e dei quali siamo tutti responsabili nei confronti di tutti coloro che ci hanno eletto.

 

Noi, a nostra volta, rappresentiamo la vostra base elettorale e sapremo valutare con attenzione, in occasione della prossima tornata , chi avrà saputo rispondere al meglio alle aspettative nostre e degli sci club, rendendosi vero interprete delle esigenze e degli obiettivi da perseguire.

 

Vi invitiamo fermamente, quindi, a trovare una soluzione che permetta di riportare la discussione in un alveo di correttezza e di responsabilità, che ci permetta di riacquisire la credibilità che abbiamo perso sia nei confronti degli altri Comitati, sia nei confronti della mostra base.

 

Ci preme farvi presente che il vostro comportamento ha una conseguenza diretta snche sull’affidabilità che i nostri candidati al Consiglio Federale potranno avere nei confronti degli altri elettori.

 

Qualora decidiate di proseguire nell’attuale mandato, vi richiamiano ad alcune indicazioni fondamentali per ogni squadra.

 

Impegnatevi a rappresentare apertamente al Presidente eventuali aspetti, questioni e soluzioni che non dovesse aver considerato, senza farne motivo di polemiche sterili e destabilizzanti; viceversa, il Presidente faccia altrettanto direttamente presente a ciascun Consigliere, come farebbe ogni buon manager, le cose positive e negative del loro contributo personale alla causa del Comitato.

 

A questo proposito desideriamo segnalare che alcuni Consiglieri sono spesso assenti.

 

Molti di noi hanno impegni pressanti e talvolta si possono verificare cambiamenti nella vita di ciascuno, tali da non rendere più possibile l’assolvimento di incarichi che, in circostanze diverse, avevamo ritenuto di poter ricoprire in modo adeguato.

 

Richiamiamo chi si dovesse riconoscere in questo profilo ad un gesto di responsabilità, dimettendosi per lasciare spazio a chi possa interpretare il ruolo nel miglior modo possibile.

 

Abbiamo della spinta e della piena, fattiva collaborazione di tutti i Consiglieri, in considerazione delle problematiche che siamo chiamati ad affrontare da subito.

 

Il CONI, ad esempio, ci sta imponendo nuove regole che non possiamo condividere in alcun modo. Si va dalla riduzione dei Consiglieri federali al rientro nelle Regioni di appartenenza di alcune Province che, storicamente, hanno sempre fatto parte del Comitato Alpi Centrali.

 

Quest’ultima determinazione, in particolare, comporterà una significativa diminuzione di entrate, nonché un impoverimento del bacino giovanile dal quale poter attingere: non ce lo possiamo permettere, sotto tutti i punti di vista.

 

Siamo il primo Comitato della FISI e ci compete il dovere di far sentire in modo forte la nostra voce e le nostre istanze, senza tentennamenti, a fronte di una gestione commissariale cher appare molto distante dai bisogni del mostro sport e, al contrario, estremamente vicina alle questioni politico/amministrative del CONI.

 

Mutuando uno slogan che sentiamo in questi giorni, chiediamoci: se non ora, quando?

 

Prima che sia troppo tardi, Vi invitiamo, quindi, a modificare la rotta attuale per riportare il Comitato ad esprimersi nei modi, nei toni e con le capacità che gli sono proprie.

 

I Presidenti dei Comitati Provinciali